In un momento in cui l’arte si interroga sulle crono/politiche e in cui la nostra percezione del reale post-pandemico, dentro e fuori gli schermi, fatica a trovare un baricentro, la musica ambient può venire in nostro soccorso.
Le composizioni di Perry Frank sono frazioni di secondo dilatate, un obiettivo che “zoomma” sull’infinitesimale.
Nel progetto Làcanas sono i passi del “ballu sardu”, i suoni dell’organetto e delle launeddas che vengono processati per essere eternizzati in un’immagine sonora di festa, potente ed estatica. È il linguaggio onirico e psichedelico di Frank, sulla scia di Vangelis, Fennesz e Basinski, ma con una traiettoria assolutamente personale, che emerge in tutti i lavori discografici e nei due Ep realizzati nell’ultimo anno per Valley View Records.
Associo la tua musica alla nozione misterica di αἰών: nella tradizione greca, la personificazione del tempo, non quello misurato di Chronos, ma quello eterno e infinito del succedersi delle ere. Come vivi il rapporto con la temporalità mentre componi e mentre suoni?
Ti ringrazio davvero per questa associazione ricercata e per niente banale. Il rapporto con il tempo credo sia uno degli aspetti più strani della mia vita. In generale posso dirti di non averne un concetto paragonabile a quello della maggior parte degli altri individui e mai come nel mio caso la soggettività e la relatività del tempo assumono un valore distante anni luce dal resto. Sono una persona molto lenta in tutto, sono perennemente in ritardo, e sono un procrastinatore dannatamente senza speranza. Mi capita spesso di osservare il mondo che corre veloce attorno a me mentre io mi muovo a piccoli passi, senza però rimanere mai fermo, questo lo riconosco. Tutto ciò si riflette anche sulla mia musica, ed è forse l’unico aspetto positivo che riesco a riconoscere nel mio comportamento.

Quest’anno hai pubblicato ben 2 Ep, MOONRISE con Spacecraft e SIBERIA con Astropilot, ed un album NUIT ENSEMBLE, tutti per l’etichetta Valley View Records. Come si sono sviluppati questi lavori e queste collaborazioni?
L’anno prima, nel 2021, avevo pubblicato un intero disco in collaborazione col musicista danese Lauge. Tra musicisti ambient capita spesso di collaborare, e la label australiana Valley View Records, ha creato un collettivo incredibile. C’è tantissimo talento, voglia di creare musica e condividerla con tutto il mondo. In questo bellissimo clima sono nate anche le collaborazioni del 2022 con Spacecraft, che abita in India, e Astropilot che vive in Russia. Il mondo per noi non ha barriere ne confini, viviamo nella musica che è da sempre un linguaggio di pace universale. Il mio disco Nuit Ensemble è stato pubblicato ad Ottobre di quest’anno, sempre dalla Valley View Records, ed è andato benissimo soprattutto in Australia dove è arrivato addirittura quarto nella classifica di musica elettronica. Al suo interno ci sono diverse collaborazioni con Lauge, Spacecraft e Matt Tondut Il disco è stato scritto nei primi sei mesi del 2022, principalmente con la chitarra ed i tape loops su cassetta e ruota attorno al brano Nuit, pubblicato in anteprima nella compilation Sleep Cycle II a Marzo, che in realtà chiude anche la tracklist.

Vorrei che ci parlassi un po’ del progetto LACANAS, in cui si intrecciano la musica tradizionale sarda e l’ambient… come avviene tutto ciò? Pensi che la ciclicità che caratterizza le musiche tradizionali possa essere messa in relazione a quella dell’ambient o di certa musica contemporanea?
Il concetto semplice che sta alla base delprogetto musicale Làcanas è quello di “fermare il tempo” e creare un omaggio originale e sentito alla Sardegna. Gli ingredienti principali sono due: la musica tradizionale sarda e la sperimentazione della musica ambient con influenze che vanno da Fennesz fino ai Disintegration Loops di Basinski. Nel corso degli anni molti artisti e musicisti contemporanei si sono cimentati in rielaborazioni della musica Folk sarda in chiave moderna. Nessuno però ha immaginato la musica sarda attraverso i tempi dilatati, onirici e densi di echi dell’ambient. Il ragionamento musicale che ha portato a questo remix parte dalla realtà storica della musica folk sarda per superarla e arrivare nei territori immaginari e visionari tipici della musica ambient. La scena di partenza è quella di una tipica festa di paese in cui gli abitanti vestiti in abiti tradizionali ballano “su ballu sardu” accompagnati dall’organetto e dalle launeddas. Ho provato a perdermi in quei passi antichi, a pensarli sempre più lenti, sempre più irreali, sempre più sognanti, fino a sovrapporsi, confondersi tra loro e fermarsi in un istante che diventa eterno. Ho immaginato quella musica di festa che rallenta fino a fermarsi in una singola nota e si immerge negli echi e nei riverberi del tempo. Questa è l’idea di base del progetto Làcanas. La rielaborazione viene ottenuta rallentando la musica tradizionale sarda oltre il 400% e filtrandola attraverso distorsioni ed effetti di echo e delay secondo la lezione di Fennesz, una delle mie principali fonti di ispirazione. Il resto dell’arrangiamento è costituito da soundscapes ottenuti con la chitarra elettrica con influenze di Basinski e Brian Eno. I brani sono registrati rigorosamente su nastro, tramite un registratore multitraccia a cassetta, sono mixati dal vivo e filtrati nuovamente da una diversa catena di effetti in luoghi panoramici della Sardegna.
https://perryfrank.bandcamp.com/track/nuit
Quale disco o autore/autrice continua a ispirare la tua pratica?
I musicisti che mi ispirano sono tantissimi e cerco di carpire, filtrare e rielaborare tutti gli aspetti di ogni musicista che ascolto e che reputo interessante per la mia musica.
Principalmente la mia più importante fonte di ispirazione è e rimane Brian Eno, ma se dovessi fare una lista, ai primi posti di sicuro metterei Vangelis, Fennesz, Basinski ed Erik Satie.

A cosa stai lavorando ora e quali nuovi progetti prevedi per il futuro?
Sto lavorando a diversi nuovi EP collaborativi ed un nuovo album che vedranno la luce nel 2023. Cerco a modo mio, cioè lentamente, di osservare questo mondo velocissimo che produce canzoni usa e getta e di pubblicare musica sempre autentica e sognante che in qualche modo parli di me anche senza parole.
